Autorità di Bacino del Liri, Volturno e Garigliano

 

Analisi antropico ambientale del tratto di costa della Campania settentrionale con l’utilizzo delle metodologie GIS

 

La banca dati geografica prodotta è costituita da un insieme di archivi, dataset discreti, non ancora strutturati in un modello unitario di banca dati geografica.

Lo studio analizza le pressioni antropiche esercitate sull’ambiente nel tratto di costa compreso tra il fiume Garigliano e il Volturno; come accade in molte zone costiere del bacino del Mediterraneo, anche per questo tratto di costa tirrenica, la riduzione delle precipitazioni per effetto dei cambiamenti climatici e la concomitante eccessiva pressione esercitata sulla risorsa idrica, dalla attività antropiche, sta determinando la salinizzazione della falda acquifera.

Per proteggere i sistemi costieri è necessario avvalersi di informazioni integrate che consentano la descrizione degli impatti derivanti dall’antropizzazione da realizzare correlando i dati relativi alle risorse naturali ed dati relativi alle attività antropiche e analizzando i processi che ne caratterizzano il funzionamento e l’interazione. Per la crescente e continua antropizzazione non si può non tener presente l’Etica ambientale, in quanto esiste un problema di responsabilità comune che impone di far uso prudente e limitato delle risorse naturali, di non sprecarle e di riciclarle.

In un contesto sociale, politico ed economico internazionale, quale quello che viviamo oggi, nessun paese può immaginare di salvarsi da solo.

Rispetto agli altri esseri viventi, l’uomo è giunto a modificare in modo assai più profondo l’habitat naturale che lo circonda e di cui fa parte: preleva dal Pianeta enormi quantità di materie prime; sfrutta sempre più intensamente le fonti di energia; inserisce nel paesaggio naturale estesi insediamenti urbani e industriali; disperde nell’aria e nell’acqua grandi quantità di sostanze nocive.

Tutto questo porta a squilibri profondi nel pianeta e ci pone di fronte a precise responsabilità etiche nei confronti delle future generazioni.

La costruzione di un modello parametrico rimane il punto di partenza non solo per descrivere lo stato dell’ambiente ma anche per costruire cartografie informatizzate e modelli ambientali a supporto della pianificazione territoriale e ambientale.